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Spesometro 2015: ecco come funziona la comunicazione polivalente

Spesometro 2015: ecco come funziona la comunicazione polivalente

Spesometro 2015: ecco come funziona la comunicazione polivalente

Ai nastri di partenza anche quest’anno per lo Spesometro 2015, meglio noto come “Comunicazione Polivalente”, l’adempimento fiscale che obbliga commercianti, artigiani e professionisti, e in generale per tutti i titolari di partita Iva, a comunicare le spese effettuate dai propri clienti.

Adempimento in vigore

Adempimento in vigore ormai da tre anni e destinato a tracciare le spese ai fini della verifica delle risorse economiche dei singoli contribuenti. Riconfermato il tetto a 3.000 euro al netto dell’iva per commercianti al dettaglio e tour operator, mentre per tutti gli altri titolari di partita Iva dovranno invece essere comunicate quest’anno per la prima volta tutte le fatture emesse, a prescindere dall’importo di ciascuna operazione.

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Un ulteriore novità, giunta appena un giorno riguarda invece l’esclusione degli Enti pubblici dalla comunicazione delle operazioni rilevanti Iva anche per quest’anno.  Il provvedimento del direttore dell’Agenzia, firmato ieri, modifica quello del 5 novembre 2013, che le amministrazioni pubbliche (art. 1, comma 2 della Legge n. 196/2009) e le amministrazioni autonome sono escluse dalla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva relative al 2014.

Invio dello Spesometro 2015

L’invio dello Spesometro 2015 è possibile tramite il ricorso al modello di comunicazione polivalente, attraverso cui utenti, attività ed enti potranno assolvere all’adempimento nei termini previsti.

Ricordiamo che le scadenze per lo spesometro 2015 sono le seguenti:

  • 10 aprile per chi liquida l’Iva mensilmente
  • 20 aprile per chi la assolve nei 3 mesi
  • 30 aprile per gli altri operatori finanziari

La predisposizione e l’invio del modello di comunicazione polivalente riprende quello già sperimentato nel corso delle passate edizioni. La differenza è che, rispetto al passato, tutte le operazioni andranno rendicontate all’Agenzia delle Entrate, senza tenere conto della soglia di 3000 euro al netto dell’iva, introdotta in fase di sperimentazione e attualmente in vigore solo per le operazioni escluse dall’emissione regolare della fattura.

Servizi Telematici

Il primo step da fare riguarda la registrazione ad almeno uno dei servizi telematici Fisconline (contribuenti generici e imprese sotto i 20 addetti) o Entratel . Nella seconda fase è possibile scaricare gratuitamente il software apposito di compilazione

Nello Spesometro vanno indicate le operazioni:

  • imponibili alle varie aliquote;
  • non imponibili quali cessioni a esportatori abituali (art. 8 c. 1 lett. c) DPR 633/1972;
  • assimilate alle cessioni all’esportazione (art. 8-bis decreto Iva);
  • per servizi internazionali (art. 9 decreto Iva);
  • classificabili come triangolazioni comunitarie ex art. 58 DL 331/93;
  • esenti (art. 10 decreto Iva);
  • gli acquisti da San Marino assoggettati ad Iva sanmarinese, in quanto non comunicati durante l’anno nel quadro SE;
  • soggette al regime speciale del margine limitatamente alla parte costituente base imponibile Iva ;
  • soggette al regime del reverse charge (es.: subappalti in edilizia); l’acquirente/committente, in particolare, nel quadro FR dovrà barrare l’apposita casella 6 “Op. in reverse charge”. Essa va selezionata nelle ipotesi di acquisto di materiale d’oro e d’argento, di prestazioni di servizi rese nel settore edile da soggetti subappaltatori, di cui all’art. 17 c. 5 e 6 del D.P.R. 633/1972 e di acquisti di rottami e metalli non ferrosi, di cui all’art. 74 c. 7 e 8 del decreto.
  • le operazioni non soggette ad Iva per mancanza del requisito di territorialità, ma soggette all’obbligo di fatturazione;
  • le cessioni gratuite di beni che formano oggetto dell’attività d’impresa;
  • la destinazione di beni a finalità estranee all’impresa (cd. “autoconsumo”);
  • fatture emesse a richiesta del cliente: per i soggetti che rilasciano la fattura a seguito di richiesta del cliente, l’emissione della stessa determina comunque l’obbligo di comunicare l’operazione, a prescindere dall’importo.