Home » Voluntary Disclosure: Concetti da chiarire
Voluntary Disclosure: Concetti da chiarire
Ad oggi, secondo quanto mostrato dalla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, sono pervenute oltre 15 mila richiede di adesioni e se ne prospettano almeno 70 mila entro il termine di scadenza del 30 settembre 2015. Nonostante ciò, molte di queste richieste sono ancora ferme o messe da parte, poichè alcuni punti della Voluntary Disclosure, non sono ben chiari. Per questo l’Agenzia dell’Entrata ha rilasciato una circolare il 28 agosto che va a raccogliere e dare una risposta precisa ai dubbi dei professionisti e dei contribuenti.
#1 Accesso alla procedura per contribuenti presenti nella Lista Falciani
La circolare del 28 agosto, va a definire meglio il contribuente all’interno della Lista Falciani: non preclude la possibilità di accedere alla voluntary disclosure ove vi fosero mancanze di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali, per violazione di norme tributarie, relativi all’ambito oggettivo di applicazione della procedura di collaborazione volontaria.
#2 Detenzione di attività nella Repubblica di San Marino
In caso di regolarizzazione nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria di attività detenute nella Repubblica di San Marino, la normativa di favore prevista, sia con riguardo all’ambito temporale che ai profili sanzionatori, trova applicazione anche in mancanza del rilascio del waiver. La relazione non sostituisce l’obbligo di compilazione del quadro Rw di Unico 2015 – L’obbligo di indicare le attività nel quadro Rw del modello Unico 2015 non può considerarsi assolto mediante evidenziatone delle stesse nella relazione di accompagnamento alla richiesta di accesso alla procedura di collaborazione volontaria.
#3 Redditi derivanti dalle attività finanziarie rimpatriate
Fino al perfezionamento del rimpatrio giuridico, gli obblighi di monitoraggio fiscale relativi alle attività e agli investimenti detenuti all’estero, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, ricadono unicamente sul contribuente, il quale deve adempiere agli eventuali obblighi dichiarativi per le annualità 2014 e 2015.
#4 Attività finanziarie e patrimoniali
In tema di rimpatrio giuridico delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero, il documento di prassi chiarisce che l’attestazione rilasciata dall’intermediario può essere idonea a dimostrare l’avvenuto affidamento allo stesso delle attività rimpatriate. La circolare spiega inoltre che i benefici previsti dalla disclosure possono essere riconosciuti anche per il contributo di solidarietà e che le società fiduciarie cosiddette statiche non possono applicare il regime di risparmio gestito in relazione alle attività oggetto di emersione nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria.
#5 Integrazioni di richiesta di accesso
Vengono, infine, fornite ulteriori precisazioni con riguardo all’integrazione della richiesta di accesso alla procedura di collaborazione volontaria successivamente alla scadenza dei termini di presentazione della stessa, ai prelievi non giustificati operati su conti correnti esteri, alla regolarizzazione dei valori contenuti nelle cassette di sicurezza e alla verifica della provenienza della richiesta dei dati concernenti le attività oggetto di collaborazione volontaria
Informazioni e link utili
Trovi qui maggiori dettagli sulla Voluntary Discolsure in merito a questa circolare: