Ieri abbiamo parlato di come sia importante imporre un determinato “iter” nel proprio studio, facendo capire ai propri clienti, fin da subito chi è gestisce la situazione e che non siamo semplici burattini pronti a soddisfare ogni scusa dei clienti per eludere o prolungare la data di pagamento (magari a data da destinarsi).
Innanzitutto, perchè si fa credito? Sono numerose le motivazioni che spingono i professionisti a fare credito ai clienti: conoscenti di, parenti di, scopo di fidelizzazione, paura di perdere clienti, troppo bontà. Il più delle volte però otteniamo l’effetto contrario a quello sperato.
Strettamente legato quindi all’argomento circa le 3 regole per evitare che i clienti non paghino da subito, oggi tratteremo delle motivazioni per il quale NON si deve fare credito ai clienti.
Uno dei motivi principali per il quale è sconsigliato fare credito ai propri clienti è che si entra in una spirale dal quale non si esce poi facilmente: cattivi abitudini e vizi.
Permettere ad uno, due, tre clienti di ottenere del credito dal nostro studio genera di per sé, a lungo termine, un comportamento od un modo di pensare sbagliato verso la propria professionalità.
Pensiamo ad esempio, ad una situazione nel quale richiediamo il pagamento al cliente e questo sentitosi offeso pagherà sotto forzatura e se ne andrà magari offeso: avrete perso la fiducia di questo ultimo dopo tanto impegno per tenerlo con noi.
Non dobbiamo fare crediti ai clienti per un’altra semplice motivazione: valore del rapporto di lavoro/operato. Quando offriamo ai clienti la possibilità di pagare più in là o dilazionandone l’importo, mandiamo al cliente un messaggio sbagliato che automaticamente percepirà un valore basso al servizio, od esigerà lo stesso trattamento in futuro. Il tuo scopo è svendere la tua professionalità? No.
L’affluenza nel tuo studio di clienti di basso profilo permetterà a questi ultimi di difondere commenti ed opinioni superficiali su di te, etichettandoti come un professionista facilmente raggirabile e poco autorevole, il che produrrebbe un cattivo giro d’affari e tipo di clientela. Un esempio? Un commercialista che si fa pagare poco o rimanda il pagamento senza troppi problemi, trasmetterà ai tuoi futuri ed ipotetici clienti (che non ti conoscono) una idea di un lavoro fatto in modo frettoloso e non dettagliato.