GESAMM sas di Riccardo Bellen & C.
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Risposta del 20/04/2016 19:03
Buongiorno Sig.[rimosso] ricevo la sua gradita mail e le rispondo di seguito. Per quotare un corretto preventivo di costo per il servizio di tenuta della contabilità in outsourcing occorrerebbe conoscere diversi altri elementi specifici della società, cerco comunque di darle un dato indicativo. Può considerare un costo a riga di giornale (o riga di contabilità registrata) compreso tra un minimo di X,XX euro e un massimo di X,XX euro. Nel caso che il moltiplicatore N° righe x costo/riga generasse un valore inferiore ai X.XXX euro/anno verrebbe comunque applicato il minimo annuo forfettario di X.XXX euro. Il valore esatto potrà essere definito solo in funzione delle specifiche peculiarità dell'azienda. Molto dipenderebbe anche dalle modalità organizzative del servizio: - l'azienda ha richieste particolari in tema di produzione di situazioni contabili infrannuali ? - l'azienda è interessata a che la contabilità venga tenuta in outsourcing, ma operando in remoto sul sistema contabile aziendale ? - le fatture di vendita vengono prodotte manualmente o con un programma di fatturazione ? - come verrebbe organizzata la consegna dei documenti contabili ? - l'azienda è in grado di fornire i documenti da registrare in modo ordinato e regolare ? - esiste una struttura amministrativa interna con cui potersi agevolmente interfacciare in caso di documentazione carente e/o non chiara ? Per quanto riguarda la redazione del bilancio, anche qui sarebbe indispensabile avere maggiori informazioni per poter fare una quotazione "ragionata". Posso dirle che per aziende di dimensioni limitate - come mi par di intuire sia la sua - si va dai X.XXX/X.XXX euro/anno per la sola redazione tecnica e deposito del bilancio (più spese vive di deposito/camerali/ecc.) e relativi dichiarativi fiscali con trasmissione telematica, fino ai X/X.XXX euro/anno quando sia richiesta dalla società cliente un'assistenza e consulenza continuativa per i vari aspetti amministrativo/fiscali che interessano la vita di una società di capitali. Anche in questo caso il valore esatto potrà essere definito solo in funzione delle specifiche peculiarità dell'azienda. Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento/approfondimento che ritenesse opportuno. Cordiali saluti Riccardo Bellen - GESAMM sas [rimosso] mobile [rimosso]
Risposta del 20/04/2016 19:02
no sig.Passa
Risposta del 20/04/2016 19:02
Buongiorno Sig.[rimosso] ricevo la sua gradita mail e le rispondo di seguito. Per quotare un corretto preventivo di costo per il servizio di tenuta della contabilità in outsourcing occorrerebbe conoscere diversi altri elementi specifici della società (almeno in forma previsionale dato che siete in fase di start-up). Uno di questi, molto significativo ai fini della valutazione, è se la società terrà la contabilità in modalità semplificata od ordinaria (il costo sarebbe ovviamente più basso per una contabilità semplificata) Cerco comunque di darle un dato di riferimento per una contabilità ordinaria (x società di persone). Può considerare un costo a riga di giornale compreso tra un minimo di X,XX euro e un massimo di X,XX euro. Nel caso che il moltiplicatore N° righe x costo/riga generasse un valore inferiore ai X.XXX euro/anno verrebbe comunque applicato il minimo annuo forfettario di X.XXX euro. Il valore esatto potrà essere definito solo in funzione delle specifiche peculiarità dell'azienda. Molto dipenderebbe anche dalle modalità organizzative del servizio: - l'azienda ha richieste particolari in tema di produzione di situazioni contabili infrannuali ? - l'azienda è interessata a che la contabilità venga tenuta in outsourcing, ma operando in remoto sul sistema contabile aziendale ? - le fatture di vendita vengono prodotte manualmente o con un programma di fatturazione ? - come verrebbe organizzata la consegna dei documenti contabili ? - l'azienda è in grado di fornire i documenti da registrare in modo ordinato e regolare ? - esiste una struttura amministrativa interna con cui potersi agevolmente interfacciare in caso di documentazione carente e/o non chiara ? Quanto sopra in funzione unicamente della tenuta in outsourcing della contabilità, senza prevedere alcuna assistenza/consulenza amministrativa e gestionale. Qualora l'Azienda fosse interessata anche ad un'assistenza di tale tipo la quotazione sopra indicata potrebbe ridursi nell'ottica di un rapporto di più ampio respiro. Per quanto riguarda la consulenza/assistenza per la fase di avvio dell'attività, anche qui occorrerebbe capire meglio quale sia la richiesta dell'Azienda. Se stiamo parlando dei puri aspetti tecnici legati all'avvio (pratiche varie, ecc.), siamo nell'ordine di alcune centinaia di euro (più i costi vivi). Se stiamo parlando invece di un discorso organizzativo (redazione di un budget/business plan, assistenza nella ricerca di affidamenti e/o di finanziamenti agevolati, impostazione di procedure aziendali minime, adempimenti relativi alla sicurezza sul posto di lavoro, pianificazione finanziaria, pianificazione fiscale, ecc.) andrebbe fatta una valutazione ad hoc in base alle specifiche esigenze. In tale ipotesi suggerirei però di inquadrare il discorso in un contesto di assistenza continuativa piuttosto che di consulenza spot, dal punto di vista dell'Azienda sarebbe senz'altro più efficace. Augurandomi di averle risposto in maniera esauriente, rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento/approfondimento che ritenesse opportuno. Ovviamente, vista anche la relativa vicinanza delle nostre sedi, non avrei alcuna difficoltà ad un incontro. Cordiali saluti Riccardo Bellen - GESAMM sas [rimosso] mobile [rimosso]
Risposta del 06/02/2014 08:14
Buongiorno Sig.[rimosso] ricevo la sua richiesta e le rispondo di seguito. La mia attività è orientata alle aziende molto più che alle ditte individuali (o società unipersonali che sia) e di conseguenza la mia struttura che non è organizzata al meglio per gestioni quali quella da lei indicata. Le consiglio pertanto di interpellare un altro professionista. La ringrazio comunque per il contatto e le faccio i miei migliori auguri per la futura attività. Riccardo Bellen GESAMM sas [rimosso]
Risposta del 20/04/2016 19:03
Buongiorno Sig.ra [rimosso] ricevo la sua gradita richiesta e le rispondo di seguito. Le problematiche da lei indicate, ed il preventivo dei costi (costituzione + successiva gestione amministrativa/fiscale) richiederebbero un minimo di approfondimento preliminare, magari anche solo a livello di colloquio telefonico in prima battuta. Diciamo che i tempi non sono larghi ma non siamo in una situazione di estrema urgenza Se lei ritiene, potremmo darci appuntamento telefonico per martedì pomeriggio, verso le XX.XX (o altro orario che preferisse). Le indico in calce i miei recapiti, resto in attesa di sue indicazioni Cordiali saluti Riccardo Bellen GESAMM sas mobile [rimosso] e-mail [rimosso]
Risposta del 20/04/2016 18:59
Buongiorno Sig.ra [rimosso] ricevo la sua gradita mail e le rispondo di seguito. Per quotare un corretto preventivo di costo per il servizio di tenuta della contabilità in outsourcing occorrerebbe conoscere diversi altri elementi, oltre al fatturato aziendale (quali, ad esempio: il settore di attività dell'azienda, il taglio medio delle fatture di vendita/acquisto, se viene utilizzato il registro dei corrispettivi, se l'azienda vende/compra da operatori di paesi UE e/o paesi extra UE e/o paesi Black List, numero delle banche, numero dei cespiti iscritti nel registro beni ammortizzabili, ecc.). Cerco tuttavia di darle ugualmente un'indicazione, la più precisa possibile sulla base del fatturato indicato che è valutabile intorno XXX/X.XXX.XXX euro su base annua. Può considerare un costo a riga di giornale compreso tra un minimo di X,XX euro e un massimo di X,XX euro. Il valore esatto potrà essere definito solo in funzione delle specifiche peculiarità dell'azienda. In linea di massima potrebbero essere un costo complessivo tra i X e gli X.XXX euro/anno sulla base di una stima di XXXX righe di giornale/anno. Ma non escludo, approfondendo la conoscenza dell'operatività aziendale, la possibilità di poter arrivare a definire un costo fisso a forfait. Molto dipenderebbe anche dalle modalità organizzative del servizio: - l'azienda ha richieste particolari in tema di produzione di situazioni contabili infrannuali ? - l'azienda è interessata a che la contabilità venga tenuta in outsourcing, ma operando in remoto sul sistema contabile aziendale ? (per l'operatività aziendale, ad es: i pagamenti, potrebbe essere una soluzione interessante) - le fatture di vendita vengono prodotte manualmente o con un programma di fatturazione ? - come verrebbe organizzata la consegna dei documenti contabili ? - l'azienda è in grado di fornire i documenti da registrare in modo ordinato e regolare ? - esiste una struttura amministrativa interna con cui potersi agevolmente interfacciare in caso di documentazione carente e/o non chiara ? Va da sè che, nel caso l'azienda fosse interessata ad un'assistenza anche dal punto di vista gestionale (controllo gestione, budget, assistenza nei rapporti banche, pianificazione finanziaria, ecc.), il costo sopra indicato potrebbe essere ridotto nell'ottica di un rapporto più articolato. Augurandomi di averle risposto in maniera esauriente, rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento/approfondimento che ritenesse opportuno. Ovviamente, vista anche la relativa vicinanza delle nostre sedi, non avrei alcuna difficoltà ad un incontro in azienda. Cordiali saluti Riccardo Bellen - GESAMM sas [rimosso] mobile [rimosso]
Risposta del 20/04/2016 19:02
o sig.[rimosso]
Risposta del 04/02/2014 00:51
Buongiorno Sig. [rimosso] ricevo la sua gradita mail e le rispondo di seguito. Riguardo alla prima richiesta, in merito ai vantaggi o meno di un'apertura di attività in franchising, non è un argomento su cui posso aiutarla nella mia qualità di consulente amministrativo/gestionale. E' un aspetto squisitamente legato all'idea imprenditoriale che lei ha in mente e che va inquadrata nell'ambito territoriale e nel tessuto sociale a cui si rivolge ed alla sua capacità, o meno, di svilupparla autonomamente. Ma franchising o meno, come lei stesso giustamente osservava, il punto a cui mi sembrerebbe importante dare priorità è verificare i termini di fattibilità e sostenibilità del business, valutandone i ritorni economici attesi, l'impegno finanziario richiesto per lo start-up vero e proprio e quindi per la fase di progressivo sviluppo sino al raggiungimento di un primo livello di stabilizzazione. Questo aspetto viene usualmente sviluppato con la redazione di un business plan (biennale? triennale?) che è il corretto strumento per tradurre in programmazione economica, e quindi finanziaria, l'idea di business a cui sta pensando E per monitorarne poi l'andamento ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il business plan è peraltro lo strumento fondamentale ed essenziale con cui la sua società (se, come immagino, sceglierà la forma societaria per dare corpo all'attività) potrà interfacciarsi con il sistema bancario/finanziario. E veniamo qui all'ultima parte della sua domanda: finanziamenti agevolati (valuterei improbabili, di questi tempi, i contributi a fondo perduto) all'imprenditoria giovanile esistono e, quand'anche scaduti temporaneamente privi di fondi, verranno sicuramente riproposti e rifinanziati (va tenuta d'occhio in tal senso anche la Camera di Commercio, oltre alla Regione e/o Stato). E' evidente che per accedervi occorre presentare un'idea imprenditoriale che abbia concretezza e ragionevolezza e qui rientra in gioco il famoso business plan. Se può esserle utile le riporto uno stralcio tratto dal sito della Regione Lombardia da cui si evincono quelli che, in linea di massima, sono normalmente gli aspetti finanziabili in modo agevolato: .............................. Spese ammissibili Sono ammesse le seguenti spese, al netto dell'Iva: - costi per adeguamenti tecnici ed impiantistici dell'immobile necessario per l'attività; - acquisto di beni strumentali nuovi ed usati, provenienti da fornitori di settore; - costi di avvio attività in franchising (fee di ingresso). Tali costi non potranno superare il XX% dei costi totali dell'investimento programmato e ammesso; - spese progettazione e realizzazione di un sito internet aziendale; - affitto dei locali sede dell'iniziativa per un anno di attività e sino ad un importo massimo del XX% dell'investimento ammissibile; - acquisto di automezzi strettamente necessari allo svolgimento del ciclo produttivo (sono esclusi mezzi per l'esercizio di attività di autotrasporto merci) nuovi o usati; - scorte non oltre il XX% dell'investimento ammissibile; - acquisto di attività preesistenti di imprese operanti esclusivamente nel settore manifatturiero. Non è ammissibile l'acquisto di attività preesistente il cui atto preveda forme di rateizzazione e/o patto di riservato dominio. Qualora uno o più soci dell'impresa richiedente siano anche soci dell'impresa cedente, il costo dell'acquisto, ai fini dell'agevolazione, viene decurtato in proporzione alle quote detenute dagli stessi nell'impresa richiedente; - licenze di sfruttamento economico, brevetti industriali, software. I beni strumentali usati, comprensivi degli automezzi, devono essere rispondenti ai requisiti previsti dal Reg. (CE) n. XXX/XXXX - norma n. X. ....................... Rimango quindi a sua disposizione per eventuali approfondimenti in merito ad una possibile collaborazione. Un cordiale saluto Riccardo Bellen GESAMM sas e-mail: [rimosso] mobile [rimosso]