Sono le “sorelle minori” delle SRL semplificate (o SRL a un euro che dir si voglia), e sono nate dopo un parto molto travagliato da parte del governo, dopo continue modifiche, revisioni e “abbandoni”.
Inizialmente, infatti, la loro presenza nello scenario societario italiano non era assolutamente prevista, ma sono state successivamente inserite per facilitare il passaggio di età (oltre i 35 anni) dei soci della SRL semplificata: come ormai i più sapranno infatti la SRL a capitale ridotto può essere costituita anche da over 35 (differentemente dalla SRL semplificata che è solo per under 35), ma ha alcune differenze rispetto alla SRL semplificata (o SRLS).
La principale differenza è sicuramente data dal costo per il notaio: per le SRLCR è infatti previsto il costo pieno per le competenze notarili, costo che non è previsto per le SRL a 1 euro (e si aggira sui 1.000/1.500 euro in base alla provincia o alla città in cui ci si trova), oltre che il costo per i diritti di segreteria per la Camera di Commercio (circa 150 euro).
Nella pratica la SRLCR altro non è che una normale SRL, con l’unica differenza che vi è la possibilità di costituirla con un capitale sociale di un solo euro.
Il più delle volte no, visto che tali società non sono nella pratica ben viste dalle banche e dai fornitori, che saranno sicuramente restii a dare credito a società così debolmente capitalizzate.
Quindi, in soldoni, il consiglio che possiamo dare per chi volesse approcciarsi alla costituzione di una società di capitali, è di utilizzare la formula della SRL classica piuttosto che la SRLCR, in modo da avere maggiore “credibilità e solidità economica”, e di utilizzare tale modello societario solo per i passaggi dalla SRL semplificata per i soci che superano i 35 anni.