Rivoluzionate ancora una volta le soglie massime isee ed ispe per l’accesso alle borse di studio. Secondo quanto disposto dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, per l’anno accademico 2016/2017 la soglia massimo isee (indicatore di situazione economica equivalente) sale da 21.000 a 23.000 euro mentre quella ispe (indicatore di situazione patrimoniale equivalente) è innalzata da 35.000 a 50.000 euro.
Una mossa a lungo evocata dalle associazioni studentesche che, però, sembrava svanita anche per quest’anno in quanto scaduto il termine del 28 febbraio per la sua modifica.
Boccata d’ossigeno per le famiglie italiane, si era calcolato un calo del 21% delle borse di studio assegnate a seguito dei parametri precedentemente fissati. Dopotutto è lo stesso articolo 34 della Costituzione a stabilire perentoriamente che “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze […]”.
Contemporaneamente a tale decreto, è stata approvata all’unanimità dalla VII Commissione Cultura della Camera una risoluzione in cui si chiede al governo di rivedere l’intera normativa inerente tali indicatori. Il nuovo isee, entrato in vigore dal 2015 a seguito del Decreto del presidente del consiglio n. 159/2013, non piace a nessuno, troppo rigido ed incapace di fornire quelle agevolazioni di cui i cittadini hanno necessità.