Il 2016 comporta l’attivazione di numerose disposizioni inserite nella Legge di Stabilità, e una di queste di cui abbiamo spesso parlato, è il Canone RAI. Questa tassa comprende tutti i cittadini che usufruiscano di un apparato televisivo, ed obbliga gli stessi a pagare una quota annuale per i servizi offerti.
Da quest’anno non si pagherà più un solo bollettino a gennaio e non prevederà l’emissione di bollettini a parte: si passa dai classici 113 euro ai 100 euro e la somma viene addebitata automaticamente col pagamento sulla bolletta della luce (proprio perché si presume che chi abbia una rete elettrica disponga anche di un televisore).
Si partirà da quest’anno con un pagamento diviso in poche rate: giungerà un pagamento di 70 euro a luglio ed a seguire i restanti 30 euro suddivisi per bollette. A partire dal 2017, le bollette del canone RAI saranno dieci, con l’importo massimo di 10 euro ciascuna (poiché la bolletta telefonica viene spedita ogni due mesi, la somma da pagare sarà bimestrale e di 20 euro totali). La RAI ha creato un servizio customer care per chi avesse dubbi o volesse maggiori informazioni in merito (199 123 000), peccato contattare il call center da telefono mobile costi fino a 50 centesimi di euro al minuto.
Una delle domande più frequenti arriva direttamente alle associazioni e riguarda le autocertificazioni. Questi documenti certificano la non-detenzione di un televisore e per tale ragione molte famiglie si sono adoperate per anticipare l’arrivo di una mail. A dissipare i dubbi è l’Unione Nazionale Consumatori che suggerisce di aspettare, poiché si spera che allegato alle bollette RAI ci siano dei modellini appositi per l’autocertificazione. Per eventuali informazioni in merito, puoi leggere l’articolo Come non pagare il Canone RAI.