Grandi cambiamenti sono stati confermati con la nuova Riforma della Pubblica Amministrazione: questi seguiranno un percorso di attuazione relativamente lungo e tale procedura comprenderà vari provvedimenti che toccheranno anche ciò che riguarda i futuri Concorsi Pubblici.
Dal prossimo venerdi, ovvero il 25 agosto, saranno tre le prime riforme le quali andranno a toccare altrettanti punti vacanti: l’annullamento di autotutele in tempi riponderati, il silenzio-assenso e la possibilità di conferire incarichi o consulenze anche ad i pensionati.
Le seguenti misure, contenute nella riforma Madia della pubblica amministrazione, sono fin da subito attive e non richiedono altre approvazioni, ciononostante, saranno presenti nel tempo (fino a febbraio 2017) altri provvedimenti che saranno attuate costantemente. Andiamo a spiegare nel dettaglio, anche grazie a Il Sole 24 ore, quali ruoli svolgeranno queste normative.
Gli uffici avranno quindi la facoltà e libertà di annullare gli atti emanati entro un tempo determinato e non ci si affiderà più al sistema del “tempo ragionevole” al quale siamo stati abituati. Il tempo entro il quale gli uffici dovranno dare risposta sarà di massimo 18 mesi. Al termine di questo periodo il cittadino potrà dormire sonni tranquilli, poichè non sussisterà più la possibilità di ripensamento.
Escluse le amministrazioni dei Beni Culturali e Salute, Paesaggistica, Tutela Ambientale, Paesaggistica e Culturale, che potranno avvalersi di 90 giorni, tutta la Pubblica Amministrazione avrà a disposizione non oltre 30 giorni per procedere alla risposta della richiesta di Amministrazioni pubbliche o Gestori Pubblici di Pareri o Nulla aosta. Ovviamente, se non vi sarà risposta entro il lasso di tempo stabilito, il silenzio verrà interpretato come assenso.
Purchè siano a puro titolo gratuito, la Pubblica Amministrazione potrà conferire incarichi a Pensionati privati o pubblici.