C’è aria di cambiamenti sul disegno di legge legato alla prestazioni di natura assistenziale e previdenziale con lo scopo di contrastare la povertà agendo sul patrimonio e sul reddito: nell’occhio del ciclone appare la pensione di reversibilità. Queste ultime sono erogate alla morte del pensionato o lavoratore direttamente agli eredi, va da se che vi avranno accesso sempre meno contraenti.
Palazzo Chigi commenta la situazione nella stessa serata «Se ci saranno interventi di razionalizzazione saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra poveri. La delega del Governo dà non toglie» sottolineando che nella delega dell’esecutivo sarà presente una clausola che regolamenterà qualsiasi intervento di razionalizzazione la quale non avrà effetto retroattivo, pertanto avrà effetto solo sulle prestazioni future. Gli interventi di razionalizzazione saranno distribuite solo per evitare eventuali duplicazioni o sprechi di vario genere.
Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Damiano Pedretti annuncia «approda alla Camera la delega del Governo sul tema del sostegno alla povertà, in sé positivo, ma che prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo non è accettabile. Si tratterebbe dell’ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti».
Pedretti lancia una provocazione sul proprio profilo Facebook «Dopo la nostra denuncia sulle pensioni di reversibilità si è acceso il dibattito politico. Ora poche chiacchiere. Quel disegno di legge va modificato» ed a seguire Matte Salvini che tuona «Il Governo vuole tagliare le pensioni di reversibilità. In Commissione Lavoro alla Camera è arrivata la proposta renziana di legare all’Isee le pensioni di reversibilità, fregando così migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove. Rubando contributi effettivamente versati, per anni. Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo».
Carroccio Salvini, invece, direttamente dal palco del congresso piemontese, parlando della “Rimborsopoli” in liguria, per il quale l’assessore del Carroccio tra i rinviati a giudizio «Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel c… e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana. Si preoccupi piuttosto della mafia e della camorra che sono arrivate fino al Nord».