Benedetta Giangregorio
Indirizzo
via lochis 8 24129 Bergamo
Albo
Commercialista iscritto all'Albo di Bergamo
Matricola: 1720/A
Contatti
Telefono:
Email: commercialista.benedetta@gmail.com
Sito Web:
Risposta del 22/01/2015 17:38
o, per f
Risposta del 14/01/2015 12:45
Buongiorno, Se è interessato a ricevere assistenza per gli adempimenti connessi a partita iva con il regime dei minimi il mio Studio offre assistenza a partire da XXX euro annui. Per ulteriori informazioni puó contattarmi all'indirizzo: [rimosso] Cordiali saluti, Giangregorio Benedetta
Risposta del 12/01/2015 09:11
Buongiorno, Se le fatture sono solo una ventina, la contabilità sarebbero XXX euro trimestrali e per la dichiarazione dei redditi XXX euro. Per comodità i documenti contabili possono essere da Lei scansionati e inviati via mail allo Studio. Se fosse interessato il mio indirizzo mail è: [rimosso] Cordiali saluti, Benedetta Giangregorio.
Risposta del 11/01/2015 10:12
Buongiorno, non esiste a priori una forma di impresa più conveniente di un’altra ma sicuramente è la scelta della forma giuridica (ditta individuale o società) con cui avviare l’attività ad incidere sull’entità dei costi che si andranno a sostenere. Per fare una scelta di questo tipo le considerazioni da fare sono diverse - Quante persone saranno titolari dell’attività? Se la persona è una sola si può scegliere la ditta individuale, altrimenti è necessario optare per la forma societaria. - Quali sono i ricavi presunti? Se i ricavi che ci si aspetta di ottenere sono alti è sconsigliabile optare per la ditta individuale per questioni di tipo fiscale ( il reddito in questo caso viene tassato interamente in capo all’imprenditore e si somma ai suoi eventuali altri redditi con la possibilità di passaggio in uno scaglione di reddito che prevede una aliquota contributiva più alta-> aumento delle tasse), in caso contrario è proprio la ditta individuale con minori costi collegati all’aspetto amministrativo e fiscale a rappresentare una scelta vincente. - Un’altra considerazione molto importante da fare riguarda la responsabilità dell’imprenditore: nel caso della società le obbligazioni sociali ( i debiti) possono essere sanati con il solo patrimonio della società, mentre nel caso della ditta individuale i creditori possono aggredire anche il patrimonio personale dell’imprenditore (eventuali case o conti bancari). Per quanto riguarda invece le problematiche legate all’importazione dei prodotti dalla Cina e più in generale dall’estero in Italia penso che Lei si riferisca alla questione dell’Iva addebitata in dogana. Nel Dropshipping il rivenditore, senza detenere alcuna merce in magazzino, trasferisce gli ordini ricevuti dai propri clienti ad un fornitore il quale provvede ad effettuare la consegna. Dal punto di vista fiscale operazioni di questo tipo, se eseguite tra soggetti residenti in Stati diversi sono definite come “operazioni triangolari” (nazionali, comunitarie e extracomunitarie). Al contrario dell’opinione diffusa secondo cui il pagamento dei dazi e delle imposte in dogana sono solo un problema di chi spedisce la merce agli acquirenti, è il Dropshipper il debitore dell’obbligazione doganale sorta in seguito all’introduzione della merce in Italia: infatti pur non avendo concorso direttamente all’introduzione ha partecipato in qualità di intermediario alla conclusione dell’operazione di compravendita, come ha chiarito la sentenza del XX/XX/XXXX della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se le interessa contattarmi direttamente il mio indirizzo mail è [rimosso] . Cordiali saluti, Giangregorio Benedetta.