Giuseppe Lepore
Indirizzo
Via Paleocapa 17100 Savona
Albo
Commercialista iscritto all'Albo di Savona
Matricola: 349/A
Contatti
Telefono: 019850605
Email: info2@mediawest.it
Sito Web: http://www.studiogiuseppelepore.it
Risposta del 23/03/2015 12:15
Buongiorno, dipende dal volume di affari Se mi chiama in studio le dico a voce cordiaili saluti rag. Gisesppe Lepore
Risposta del 18/02/2015 12:53
er la d
Risposta del 17/02/2015 19:08
Buongiorno Dottoressa, ho conoscenza del suo settore in quanto già ho alcune contabilità di psicologi. In effetti il suo regime dei minimi non comporta ai fini iva la tenuta della contabilità ma ai fini delle imposte dirette si in quanto il suo regime quale libera professionista è quello per cassa e quindi come lei saprà non rilevano le fatture emesse ma quelle effettivamente incassate, così come non rilevano le fatture per le spese ricevute ma solo quelle effettivamente pagate.(non dimentico certo che normalmente il professionista emette la fattura al momento del pagamento mai prima) Ciò posto una contabilità seppur elementare va tenuta ai fini dei redditi perché vanno imputati i compensi percepiti per cassa. Mentre Le scrivo ho appreso dagli organi di stampa che il governo si appresterebbe a fare marcia indietro sui regimi dei minimi ipotizzando una nuova possibilità di tassazione. Mi sembra però che tale modifica non la sfiori. A conclusione di quanto sopra ritengo che la tenuta della contabilità seppur di un minimo e della sua esposizione dei dati in dichiarazione comporti un lavorio non da poco. Le proporrei quindi euro X.XXX,XX oltre X% e iva come per legge dedotta ritenuta di acconto. Se ha bisogno mi può contattare per un approfondimento Ringraziandola porgo cordiali saluti Giuseppe Lepore
Risposta del 16/02/2015 12:36
Buongiorno per tutto quanto compresa la dichiarazione dei redditi XXXX,XX oltre X% e iva meno ritenuta di acconto annui Va benissimo pagamento mensile tramite rid Cordiali saluti rag. Giuseppe Lepore
Risposta del 12/02/2015 13:15
Sono a Savona quindi oltre il raggio richiesto.Le interessa lo stesso il preventivo ? Saluti
Risposta del 04/02/2015 19:44
Buongiorno Signora, chi subentra successivamente all'uso dell'ascendo[rimosso], non avendo partecipato all'inizio deve paga[rimosso] secondo questo esempio Ipotizziamo che il costo dell'ascenso[rimosso] fosse stato XXX.XXX e i condomini con lui fossero stati X av[rimosso]ste pagato XX.XXX ognuno+ Poi lui all'inizio decide di non partecipa[rimosso] e quindi i X che sono [rimosso]stati hanno pagato XX.XXX Ora lui per entra[rimosso] deve paga[rimosso] quanto av[rimosso]bbe pagato se fin dall'inizio fosse stato anche lui d'accordo cioè XX.XXX dando quindi X.XXX euro ad ognuno dei X condomini che inizialmente hanno pagato Olt[rimosso] rivalutazione e inte[rimosso]ssi Va tenuta in considerazione anche quando ha affermato il tribunale di Genova il XX maggio XXXX in merito alla vetusta dell'impianto. Quanto quindi affermato dall'amministrato[rimosso] non mi risulta Spero di esserle stato di aiuto Se ha bisogno di un p[rimosso]ventivo per l'assistenza legale , posto che il mio studio collabora con legali che possono sicuramente aiutarla a tale pratica sentiamoci al tel. Cordiali saluti rag. Gisueppe Lepo[rimosso] .
Risposta del 04/02/2015 19:46
il suo quesito è purtroppo molto vago perché non dice che attività fa e per quanto tempo intende farla Se vuole mi chiami e ne parliamo un attimo Cordiali saluti rag. Giuseppe Lepore
Risposta del 26/01/2015 19:34
Buona sera dott.ssa [rimosso], limitarsi dirle quanto cosata aprire la partita Iva e il costo della tenuta della contabilità mi sembra riduttivo e poco professionale. Infatti se è pur vero che una stima sui generis è possibile., è anche vero che lei potrebbe accedere a dei regimi minimi dove il costo potrebbe davvero variare. Insomma se vuole una risposta secca le potrei dire che aprire la partita iva e iscriverla in Camera di Commercio può costare circa XXX euro oltre i diritti camerali e la tassa annuale che dovrebbe ammontare in totale a circa XXX euro. Uso il condizionale perchè se da una parte la stessa Inps inserisce i creatori di pagine web tra gli artigiani e quindi obbligatoriamente va fatta l'iscrizione alla cciaa all'albo artigiano e alla gestione Inps artigiani, è pur vero che la sua attività potrebbe configurarsi come lavoratore autonomo e quindi non esser iscritta alla CCIaa ma solo all'Inps come gestione separata. Va il tutto quindi verificato preliminarmente Spero di esserle stata di aiuto e porgo cordiali saluti
Risposta del 21/01/2015 19:45
Sig. [rimosso] buongiorno e grazie per aver contattato il mio studio. ammetto di sapere poco o nulla della fiscalità norvegese e per cui per questo tipo di richiesta non posso esserle molto di aiuto. Per aprire invece una attività in Italia direi che lei potrebbe tranquillamente farlo considerando quanto segue: NQUADRAMENTO FISCALE delle GUIDE TURISTICHE X) “Prestazione Occasionale”. Se il fatturato è inferiore a € X.XXX l'anno (per il XXXX) e se non si superano XX giorni lavorativi nell'anno, si rientra nel regime della “prestazione occasionale" . Sulla fattura si scrive : “Operazione effettuata in base alla Legge XXX del XXXX, art. XX”. Quando le condizioni indicate vengono superate, si deve aprire la partita IVA ed ci si deve iscrivere all'INPS (vedi sezione apposita). X) Le guide NON devono iscriversi alla Camera di Commercio. La guida non è una "ditta individuale", ma svolge attività culturale inquadrabile come "lavoro autonomo". X)Esenzione IVA: L'attività delle guide è esente IVA. Le guide che non applicano la “prestazione occasionale” e che non rientrano nel “Regime dei Minimi” sulla fattura scrivono: “Esente IVA art. XX, com. XX, D.P.R. XXX del XX-XX-XX e successive modifiche”. Il comma XX considera esenti IVA "le prestazioni ... inerenti alla visita di musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici ..." L’attività degli accompagnatori non è esente IVA. L’aliquota è del XX%. X) Studi di settore. Per quanto riguarda gli Studi di Settore, le guide che sono fuori dal Regime dei Minimi, nella Dichiarazione dei Redditi, dal XXXX devono compilare il Modello sugli Studi di Settore che porta la sigla UKXXU. Negli Studi di Settore, il software svolge un'analisi per "inquadrare" il contribuente e stimare il suo ricavo annuo. Il contribuente viene confrontato con soggetti molto simili a lui per tipo di attività (settore economico), reddito, costi per la produzione del reddito, dimensione ed appartenenza geografica. Viene stimato l' intervallo (o forbice) tra il ricavo considerato "congruo" e il ricavo minimo ammissibile. In tale stima si tiene conto del reddito medio dichiarato dal settore e dall'incrocio di alcuni elementi contabili inseriti dal contribuente. Lo strumento statistico utilizzato, chiamato "funzione di regressione", mette in correlazione alcune variabili. E' consigliabile di porre attenzione alla variabile alla quale bisogna porre molta attenzione che è il numero di giorni e di ore lavorate (la mezza giornata non va contata come una giornata intera. E' consigliabile scrivere le ore lavorate anche sulle fatture). Al fine della stima del ricavo, lo Studio di Settore si basa inoltre sul valore dei costi inseriti dal contribuente, che vengono attentamente valutati, dando vita ad una proporzionale stima del ricavo. Nel caso non vi fosse coerenza tra i costi indicati durante la compilazione del Modello ed i ricavi dichiarati, lo Studio risulterà "non congruo" . Si potrebbe essere convocati dall'Agenzia delle Entrate, per giustificare le problematiche che hanno fatto emergere la differenza (è il caso, però, di grandi differenze tra il dichiarato e lo stimato). Non è obbligatorio adeguarsi sopratutto laddove vi siano delle fondate cause o dei motivi giustificabili che hanno portato ad uno scostamento importante dei risultati. C'è la possibilità di "attestare", nell'apposito campo previsto dal Modello per le "note aggiuntive", le cause che hanno portato ad una particolare situazione e che giustificano il minor ricavo rispetto a quello stimato. Si possono specificare cause straordinarie che hanno portato ad un ricavo dichiarato più basso della media. Gli Studi di Settore tengono conto da alcuni anni degli effetti della crisi economica e dei mercati. Sono stati inseriti i c.d. "correttivi congiunturali" che abbassano le stime per i vari settori, in considerazione della situazione economica attuale. Il costo per tutti gli adempimenti annui è di euro X.XXX,XX annuo oltre X% e iva Cordiali saluti
Risposta del 20/01/2015 17:44
buongiorno sig. [rimosso], nel ringraziarla per l'attenzione rivolta al mio Studio, cerco di rispondere al suo quesito. Il costo dell'apertura di una pec dedicata è di XX euro oltre Iva Il costo per l'apertura della partita Iva è di euro XX,XX oltre Iva Il costo per le comunicazioni (SCIA) al Comune di Alba nonché le conseguenti comunicazioni alla CCIAA e INPS è di euro XXX,XX oltre Iva resta escluso il diritto camerale per l'anno XXXX e i diritti per l'iscrizione. Al fine di quantificarLe ulteriormente tali costi e anche per suggerirle quale sia il miglior impianto contabile, ho necessità di conoscere la tipologia dell'attività Infatti non si capisce dal tenore della sua richiesta se trattasi di attività commerciale o artigiana. Ciò influisce su cosa fare e quanto costa Mi facci anche sapere: X) da quanti anni svolge tale attività X) quanti anni ha X) quanto è il suo volume di affari (imponibile senza iva fatturato) Senza tali informazioni redigere un preventivo è impossibile. cordiali saluti rag. Giuseppe Lepore