Maurizio Mirandola
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Risposta del 06/08/2013 14:11
giorno [rimosso],
Risposta del 08/05/2013 08:54
Buongiorno [rimosso], nel suo caso, l'ideale sarebbe aprire una partita IVA come "minimo" che ha come limite il non superare un fatturato di XX.XXX,XX euro l'anno. I vantaggi sarebbero molteplici e tra questi due molto interessanti: il reddito derivante da tale attività viene assoggettato ad imposta sostitutiva del X% e gli adempimenti sono veramente pochi, infatti i compensi non sono assoggettati nè ad IVA nè a ritenuta d'acconto, quindi anche il mio lavoro e di conseguenza il mio compenso è molto basso, circa XXX,XX euro l'anno tutto compreso, anche la dichiarazione dei redditi. Oltre all'imposta sostitutiva del X% dovrà versare il contributo INPS previsto dalla Gestione separata INPS del XX% circa. Per concludere, direi che come posizione è l'ideale per cominciare, perchè se la caverebbe con una imposizione totale del XX% (X% + XX%) che, mi creda, è veramente bassa. Certo c'è il limite di XX.XXX,XX euro l'anno di fatturato, ma per iniziare va bene, poi se dovesse superare tale limite già il primo anno, diventerà automaticamente un soggetto "semplificato" con le normali regole di tassazione e di calcolo del reddito. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti. Maurizio Mirandola
Risposta del 23/01/2013 07:21
Buongiorno, ho letto la sua richiesta e andando al nocciolo della questione, le posso proporre un importo annuale a forfait di X.XXX,XX euro escluso contributo X% Cassa DD.CC. e IVA XX%, per la tenuta della contabilità di tipo semplificato, comprensivo della consulenza fiscale nel corso dell'anno, delle liquidazioni trimestrali IVA, oltre naturalmente alla redazione di tutte le dichiarazioni relative alla sua posizione. In pratica un importo tutto compreso dal quale sono escluse solamente le eventuali spese vive, come ad esempio, se si deve iscrivere in CCIAA, c'è una pratica da fare che presuppone il versamento di bolli e diritti che restano a suo carico. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti. Maurizio Mirandola
Risposta del 23/01/2013 11:52
Buongiorno [rimosso], nel suo caso, l'ideale sarebbe aprire una partita IVA come "minimo" che ha come limite il non superare un fatturato di XX.XXX,XX euro l'anno. I vantaggi sarebbero molteplici e tra questi due molto interessanti: il reddito derivante da tale attività viene assoggettato ad imposta sostitutiva del X% e poi non va a cumularsi con il suo reddito da lavoratore dipendente; inoltre gli adempimenti sono veramente pochi, infatti i compensi non sono assoggettati nè ad IVA nè a ritenuta d'acconto, quindi anche il mio lavoro e di conseguenza il mio compenso è molto basso, circa XXX,XX euro lorde l'anno tutto compreso, anche la dichiarazione dei redditi. Oltre all'imposta sostitutiva del X% dovrà versare il contributo INPS previsto dalla Gestione separata INPS del XX%, perchè già iscritto ad altra forma previdenziale (INPS dipendenti). Per concludere, direi che come posizione è l'ideale per cominciare, perchè se la caverebbe con una imposizione totale del XX% (X% + XX%) che, mi creda, è veramente bassa. Certo c'è il limite di XX.XXX,XX euro l'anno di fatturato, ma per iniziare va bene, poi se dovesse superare tale limite già il primo anno, diventerà automaticamente un soggetto "semplificato" con le normali regole di tassazione e di calcolo del reddito. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti. Maurizio Mirandola