Dal 6 maggio 2015 tutti i soggetti con età di almeno 60 anni, se proprietari di immobili, hanno la possibilità di richiedere un prestito vitalizio ipotecario collegato a una specifica proprietà. Non si tratta di una novità del panorama legislativo italiano, difatti, già nel 2005 con il DL 203 del 30.09.2005, all’art. 11-quaterdieces, comma 12, si parlava già di prestito vitalizio ipotecario per soggetti over 65. La Legge n.44 del 02.04.2015 ha regolamentato ulteriormente la normativa esistente compiendo di fatto delle significative modiche nel corpo legislativo.
Si tratta di un vero e proprio finanziamento a medio lungo termine, concesso da banche o intermediari finanziari, che prevede capitalizzazione annuale di interessi e spese, a persone fisiche con una età pari o superiore a 60 anni. L’immobile oggetto del prestito dovrà essere valutato a “valore di mercato” da un perito indipendente nominato dal soggetto finanziatore. Dal risultato della stima verrà accordato un finanziamento che deve riguardare solamente un immobile sul quale sarà iscritta ipoteca di primo grado (art. 1 L.44 del 02.04.2015).
La restituzione del prestito, data la genesi di natura vitalizia, in base al comma 12 dell’art. 11-quaterdieces D.L. 203 30.09.2005, avverrà al verificarsi di specifiche condizioni:
Verificatasi anche una delle suddette condizioni il soggetto finanziato ovvero i suoi eredi devono provvedere, entro 12 mesi, alla restituzione integrale del prestito in un’unica soluzione. In caso di inadempienza sarà direttamente la banca, forte di un diritto di prelazione di primo grado (ipoteca), a provvedere alla vendita dell’immobile ad un valore pari a quello evidenziato dalla stima di un esperto indipendente da essa nominato.
Qualora la banca non riuscisse a vendere l’immobile ipotecato, per favorire la cessione, può svalutarlo del 15% ogni 12 mesi successivi alla scadenza, fino a quando il contratto di vendita non è perfezionato. Le eventuali somme rimanenti, ricavate dalla vendita e non portate a estinzione del debito, sono riconosciute al soggetto finanziato ovvero ai suoi eredi.
Da una stima del valore atteso del mercato immobiliare, per il futuro si è ipotizzato che le banche potranno garantire un finanziamento compreso tra il 25% il 35% del valore attuale dell’immobile. Il “bancomat per la pensione” garantirà un vitalizio periodico (es. mensile) costante per importi determinati in base all’aspettativa di vita del soggetto richiedente, al valore dell’immobile e l’andamento dei tassi d’interesse.
Alla restituzione: € 25.000,00 (vitalizio erogato mensilmente per 25 anni di riferimento) + interessi di finanziamento € 14.587,76 = 39.587,76 prestito complessivo da restituire, es. fra 25 anni. La banca in questo caso può contare su un bene del valore di € 100.000 che potrà svalutare del 15% annuo fino ad ottenere gli interessi più il prestito concesso.